La comunità

La processione di San Rocco

LE TRADIZIONI

Lucinico è oggi una frazione di Gorizia in cui si sente ancora parlare la lingua friulana, da secoli usata come lingua madre, un friulano con terminazione in “a”, tipica del Goriziano.

È anche un paese che ha conservato a lungo un ricco patrimonio di tradizioni sia religiose, sia legate al ciclo della vita e delle stagioni, tipiche della società contadina friulana, la cui memoria, però, si è affievolita a causa delle trasformazioni economiche, sociali e culturali affermatesi dalla seconda metà del Novecento, fino a determinare la scomparsa di molte di esse.

Tra le tradizioni scomparse possiamo annoverare i fuochi di San Giovanni, che si accendevano agli incroci delle strade la notte tra il 23 ed il 24 giugno, vietati per motivi di sicurezza.

L’usanza di accendere fuochi in occasione di equinozi e solstizi deriva dall’a- dorazione del dio Beleno; il significato va ricercato negli antichi riti propizia- tori e di purificazione celtici.

Altri momenti del rinnovamento annuale erano contrassegnati dal Carnevale e dalla festa di Ognissanti. In primavera si festeggiava la rinascita della natura con i riti del Calendimaggio, mentre durante l’estate si tenevano numerosesagre paesane, generalmente coincidenti con le celebrazioni del santo patrono, e pellegrinaggi.

Alcune di queste manifestazioni si sono conservate, ma hanno seguito l’e- voluzione dei tempi. Due, in particolare, trovano origine in antiche ricorrenze celtiche: il capodanno, che cadeva il 1° novembre, segnava l’inizio della metà oscura dell’anno e la festa del dio Beleno, dio delle acque e del sole, il 1° maggio.

Nel primo caso la tradizione fu risignificata dal cristianesimo e divenne “il pagnut di duc’ i Sants” (il panetto dei Santi). Era la prima delle questue in- vernali, alla fine della stagione produttiva: ai ragazzi che passavano di porta in porta la sera del 31 ottobre, oppure a conoscenti o bisognosi, venivano donate noci, uva o altri prodotti della terra, in cambio di preghiere per i defunti. Scomparsa per un periodo, oggi è stata sostituita dalla festa consumistica di Halloween, tipico esempio di globalizzazione culturale.

Il primo sabato del mese di maggio si rinnova invece la tradizione del Maj, l’albero di maggio, diffusa anche in Slovenia e nei paesi tedeschi. Si tratta probabilmente di un rito d’iniziazione modificato nel tempo a causa delle trasformazioni sociali, riservato ai soli maschi coscritti. Il cerimoniale prevede l’abbattimento dell’albero più alto, scelto nei boschi circostanti, che un tempo doveva essere un rovere, trasportato di prima mattina nel centro abitato per essere issato alle prime ombre della sera e vegliato tutta la notte, a difesa delle insidie dei coscritti dei paesi vicini. Il tutto a dimostrazione della forza e del coraggio dei ragazzi dell’annata. Con l’abolizione del servizio di leva, la prova, negli ultimi decenni vede protagonisti i ragazzi e le ragazze che compiono i 18 anni.

Altre antiche consuetudini si praticano ancor oggi.

Girovagando per le strade del paese può capitare di imbattersi in cancelli o in porte d’ingresso decorate con archi rivestiti di rami verdi, fiori, cuori e scritte che inneggiano “W gli sposi” o “W i nuviz”. Si tratta degli archi d’onore che vengono ancora allestiti all’ingresso della casa della sposa la sera prima delle nozze, oggi anche davanti alle abitazioni di coloro che celebrano un importante anniversario di matrimonio.

All’uscita degli sposi dalla chiesa, raramente può accadere di assistere all’e- sazione del talar, una tassa che lo sposo, se proveniente da un altro luogo, deve pagare per poter portare via la sposa, poiché priva il paese di una delle sue ragazze; oggi è solo un festoso scherzo di amici.

Tra i festeggiamenti legati al ciclo agrario c’è il licôf, la fine dei raccolti (la prima testimonianza scritta risale al 1337) che si organizzava e si organizza tuttora alla fine della costruzione di una casa, per l’uccisione del maiale o al termine delle vendemmie.

Numerose sono le tradizioni religiose ancora vive. Particolarmente sentita è la Pasqua, con i riti della Passione e delle Resurrezione: la Via Crucis sul monte Calvario la domenica delle Palme, le cui stazioni si snodano lungo il percorso in salita fino a giungere alle Tre Croci poste sulla sommità del monte; i suggestivi riti del triduo pasquale, tra i quali la lavanda dei piedi, la benedizione del fuoco e la cerimonia della luce il Sabato Santo; la benedizione del pane e delle uova il giorno di Pasqua.

Il Giovedì ed il Venerdì Santo le campane delle chiese restano mute. Si sentono i suoni delle scaràzzulis e dei batècui utilizzati nelle funzioni durante il periodo di silenzio delle campane.

La terza domenica dopo Pasqua ha luogo il Patrocinio di San Giuseppe. L’evento ha radici lontane nel tempo, è un’antica tradizione risalente al Cinquecento e diffusa in tutto l’Impero asburgico. Oggi viene celebrata la santa messa solenne e si porta in processione la statua del santo lungo le vie del paese; il tutto è allietato dalla presenza di una banda musicale e dalla tradizionale pesca di beneficenza.

Le Rogazioni sono processioni che si svolgono di primo mattino nel giorno di S. Marco e nei tre giorni precedenti l’Ascensione, volte a impetrare la benedizione di Dio sulle case, sui campi e sulle opere dell’uomo.

Suggestive la processione del Corpus Domini, con le vie addobbate di fiori e di rami d’acacia, e la festa di San Rocco in agosto, con la celebrazione della Santa Messa presso la chiesetta a lui dedicata quale segno di ringraziamento per aver salvato il paese dalla peste.

Numerosi sono i riti anche in tempo natalizio.

L’Avvento porta con sé San Nicolò che, secondo tradizione, distribuisce dolciumi ai bambini che la sera del 5 dicembre, prima di andare a dormire, lasciano le loro pantofoline vicino alla finestra. Nelle case è tradizione fare il presepe e, la vigilia dell’Epifania, si può ancora assistere al rito della benedizione solenne dell’acqua (elemento purificatore), del sale (elemento che preserva dalla corruzione), delle mele (che rappresenta- no i frutti della terra, sostentamento dell’uomo) e delle statue dei tre Re Magi (i personaggi dell’Epifania), che poi vengono collocate nel presepe.

In occasione dell’Epifania si accendono i tradizionali pignarui, falò epifanici, uno dei più antichi riti, tuttora praticati in tutto il Friuli, che illuminano il cielo all’imbrunire preannunciando, secondo l’andamento del fumo, come sarà l’annata.

La Candelora segnava anticamente la fine del calendario solare. In Chiesa si benedicono i ceri e le candele da portare nelle case, conservati ed accesi per in- vocare la protezione divina durante i temporali, le grandinate o eventi funesti. Il Carnevale, infine, è una festa liberatoria che inizia alla fine del periodo natalizio e termina prima della Quaresima, caratterizzato da grandi abbuffate di crostoli e dalla tradizione di mascherarsi.

Oggi si sta affermando una nuova tradizione, il torneo dei borghi, in occasio- ne della festa di San Rocco, in agosto. Gli abitanti decorano le case ed il pozzo della zona in cui risiedono, interpretando un tema comune, mentre sportivi di ogni età si confrontano in varie gare.

LE ASSOCIAZIONI

Il desiderio di stare insieme, di divertirsi, di condividere passioni, interessi e abilità, si esprime in ambito culturale, artistico, sportivo e ricreativo nella vita di Lucinico attraverso aggregazioni, associazioni e gruppi per tutte le età.

Associazioni sportive:

  • Dynamic Gym A.S.D.: gestisce i locali della palestra, proponendo corsi di ginnastica per i bambini e per i giovani.

  • Associazione sportiva dilettantistica “Il Falcone” Arco Club.

  • Moto club Pino Medeot: associa appassionati di motociclismo.

  • Associazione “Movinsi Insieme”: propone attività ginnica per le persone adulte.

  • Sci Club Monte Calvario: per gli appassionati della montagna organizza corsi di sci a vari livelli, nonché gite e manifestazioni varie come ulteriori occasioni di incontro.

Con grande rammarico l’Associazione sportiva Lucinico calcio dopo decenni di prestigiosa attività si è dovuta arrendere per mancanza di atleti.


Associazioni socio-sanitarie :

  • Advs Donatori Volontari di Sangue Fidas Isontina “Gino Dionisio” di Lucinico.

  • A.s.v. “La Salute”: attiva nel trasporto assistito, nell’assistenza durante le manifestazioni, nell’educazione sanitaria, nell’assistenza ambulatoriale per analisi di laboratorio.

Associazioni e gruppi:

  • Associazione Cacciatori.

  • Associazione culturale “Fotoclub Lucinico”: organizza corsi di fotografia, mostre, Portfolio e documenta le attività del paese.

  • Associazione culturale “La Primula”.

  • Centro studi lucinichesi “Amis di Lucinis”.


PRINCIPALI APPUNTAMENTI FISSI NELL’ANNO

Gennaio

  • Natale del Fanciullo. Cinema in Famiglia.

Febbraio

  • San Biagio (benedizione della gola). Cuori in Festa (carnevale dei bambini).

Marzo

  • Pulizia del Bosco.

  • Scarpinata del Monte Calvario. Via Crucis sul Monte Calvario.

Aprile

  • Premio Amì di Lucinîs

  • Rogazioni maggiori (San Marco).

  • Patrocinio di San Giuseppe (3a domenica dopo Pasqua).

  • Festeggiamenti di San Giorgio. Celebrazioni per la Liberazione.

Maggio

  • Festa del maj (primo sabato).

  • S. Rosario itinerante nelle famiglie.

Giugno

  • Processione del Corpus Domini.

  • Ricorrenza di Sant’Antonio presso il palaz di Gardiscjuta

  • Ricorrenza dei Ss. Pietro e Paolo: Calvario, sul sito della antica chiesetta di San Pietro.

Luglio

  • Pellegrinaggio al santuario della Madonna di Barbana.

Agosto

  • Festa di San Rocco: sagra parrocchiale e tornei dei borghi

Settembre

  • Pellegrinaggio alla Madonna di Monte Santo: ultimo sabato del mese.

Ottobre

  • Commemorazione dei caduti della Grande guerra al cippo di Strada Vecchia.

  • Castagnata degli Alpini.

  • Rassegna teatrale “Alle 5 della Sera”.

Novembre

  • Commemorazione dei caduti della Grande guerra al monumento di via Bersaglieri.

  • Fiaccola della Pace al monumento dei caduti.

  • Rassegna corale San Martino.

  • Festa del Ringraziamento e benedizione dei mezzi agricoli.

Dicembre

  • Arriva San Nicolò.

  • Natale ai pozzi con canti e auguri. Concerto di Natale.

  • Natale dell’anziano. Concorso presepi.

Durante tutto l’anno: mostre fotografiche ed artistiche e incontri culturali.